\paperw8895 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 Luigi XIV, che prese di persona il governo in Francia alla morte di Mazzarino nel 1661, potΘ di nuovo avviare, nellÆeclisse dell
a potenza spagnola, una fase di grande politica di espansione. Guerra di devoluzione (1667-68), guerra dÆOlanda (1672-78), guerra della Lega dÆAugusta (1688-97), bombardamento di Genova (1684), ôriunioniö alla Francia di Strasburgo e di varie zone dÆAlsa
zia e Lorena (1681), \b \cf4 \ATXht122101 espansione coloniale\b0 \cf0 \ATXht0 in America (Canada e Luisiana), in India e in Africa ne segnarono le varie tappe ed aspetti. La reazione delle potenze europee fu lenta, ma sempre pi∙ determinata, con unÆapp
licazione sempre pi∙ esplicita e consapevole della politica di equilibrio, per cui a ogni spinta espansionistica rispondeva una coalizione che vi si opponeva e a ogni guadagno territoriale di una potenza dovevano corrispondere guadagni altrui che bilanci
assero il rapporto di forze generale.\par
Cos∞ lÆingrandimento francese (con Strasburgo, la Franca Contea, varie piazzeforti fiamminghe, ecc.) fu compensato da quelli di Inghilterra e Austria, che emergevano ora come potenze decisive per lÆequilibrio (l
Æuna sul mare e fuori dÆEuropa, lÆaltra sul continente), mentre Spagna e Olanda erano costrette a consumare le loro energie per far fronte allÆoffensiva del Re Sole, come in Francia venne definito Luigi XIV per lo splendore a cui portava la potenza della
monarchia e lÆeconomia, le lettere e le arti del paese. LÆOlanda fu allora superata dallÆInghilterra, che aveva pi∙ volte vinto, ma conserv≥ i suoi possedimenti nelle Indie orientali e in alcune parti dÆAfrica e dÆAmerica. Anche la civiltα olandese cono
bbe allora il suo massimo splendore, quasi facendo da ponte tra il ôsecolo dÆoroö in Spagna e il ôsecolo di Luigi XIVö in Francia. Il sopravvento inglese nei commerci, nella navigazione mercantile e nella marina militare avrebbe poi avuto il suo collaudo
nelle tre consecutive guerre di successione: \b \cf4 \ATXht13231 la spagnola\b0 \cf0 \ATXht0 , la polacca (1733-38) e \b \cf4 \ATXht13251 lÆaustriaca\b0 \cf0 \ATXht0 , dalle quali, mentre furono confermati i tratti caratteristici del sistema dellÆequili
brio, la geografia politica europea venne fortemente mutata.\par
La corona spagnola, estintosi il ramo asburgico disceso da \b \cf4 \ATXht12241 Carlo V\b0 \cf0 \ATXht0 , tocc≥ a un ramo cadetto dei Borboni di Francia, ma perse i suoi domini dÆItalia e d
ei Paesi Bassi. Questi ultimi, pi∙ Milano, toccarono allÆAustria. Napoli e la Sicilia andarono a un ramo cadetto della nuova dinastia borbonica di Spagna. LÆInghilterra acquist≥, con il possesso di Gibilterra, il controllo dellÆingresso nel Mediterraneo.
La Francia si assicur≥ la Lorena e miglior≥ i suoi confini verso il Reno. I duchi di Savoia divennero re di Sardegna, i marchesi di Brandeburgo re di Prussia, i duchi di Baviera e di Sassonia ottennero anchÆessi il titolo regio. Fu lÆapogeo della politi
ca dellÆequilibrio, con un ridimensionamento delle superpotenze, Spagna e Francia, che avevano dominato da Carlo V a Luigi XIV, e lÆascesa di nuove grandi potenze. LÆInghilterra aveva ormai conseguito posizioni coloniali di primÆordine ed era indiscutibi
lmente la prima potenza navale. LÆAustria aveva non solo conseguito gli ingrandimenti dovuti alla sua partecipazione alla spartizione dellÆereditα degli Asburgo di Spagna, bens∞ anche acquistato una posizione di primo piano nellÆarea danubiana. Gli Ottom
ani avevano manifestato ancora una forte capacitα espansiva, assediando Vienna nel 1683, centocinquantÆanni dopo lÆassedio del 1532. Fra queste date, anche dopo Lepanto, essi avevano ancora esercitato la loro spinta sia nel Mediterraneo che nei Balcani,
sottraendo, fra lÆaltro, a \b \cf4 \ATXht12221 Venezia\b0 \cf0 \ATXht0 lÆisola di Creta con una lunga guerra venticinquennale (1644-69). Il fallimento dellÆassedio di Vienna segn≥ invece lÆinizio di un progressivo declino della loro potenza. Alla metα d
el secolo 18░ lÆAustria aveva liberato totalmente lÆUngheria dalla soggezione che subiva dal 1526, giungendo fino in Croazia; e, a sua volta, la Russia aveva portato avanti una marcia sul Mar Nero e sul Caucaso, che riduceva ulteriormente e gravemente lo
spazio ottomano: una marcia che, proseguita con grande costanza, concorse giα prima della fine del secolo a fare della Turchia lÆôuomo malatoö dellÆequilibrio europeo (quale sarebbe rimasta per tutto il secolo 19░) e che affacci≥ lÆeventualitα di una pr
esenza russa a Costantinopoli con ripercussioni gravissime sullÆequilibrio mediterraneo e continentale, cui soprattutto Inghilterra e Austria erano estremamente sensibili.\par
La Russia si afferm≥ infatti nel corso del secolo, insieme alla Prussia, come
nuova grande potenza. Giα nella seconda metα del secolo 17░ si era assistito al declino di Svezia e Polonia, che dalla fine del secolo 16░ dominavano rispettivamente lo spazio baltico e quello europeo-orientale ed erano stati alleati tradizionali della
Francia nella sua lotta antiasburgica. La Russia ne trasse i maggiori guadagni, specialmente da quando sotto Pietro I (1689-1725) prese a sviluppare una grande politica di occidentalizzazione del paese e dello stato, di cui il trasferimento della capital
e da Mosca a San Pietroburgo, da lui fondata sul Baltico, divenne il simbolo. A sua volta, la Prussia si era sviluppata come grande potenza militare e sotto Federico II (1740-86), oltre a rafforzarsi decisivamente su questo piano, aveva sottratto allÆAus
tria lÆimportante regione della Slesia e si era posta, con ci≥ stesso, quale temibile antagonista degli Asburgo nellÆambito germanico e imperiale.\par
Proprio per fermare la sua marcia si combattΘ la guerra dei Sette anni (1756-63), che, con un clamoros
o rovesciamento delle alleanze, associ≥ lÆAustria alla Francia e alla Russia. Appoggiata dallÆInghilterra, costante nella sua politica di equilibrio, la Prussia super≥ tuttavia indenne la tempesta, mentre la Francia fece tutte le spese di un conflitto ch
e, da pi∙ di un punto di vista, pu≥ essere considerato la ôprima guerra mondialeö combattuta da potenze europee, avendo interessato parimenti i domini coloniali francesi e inglesi dallÆAmerica allÆIndia. Fu allora liquidato il primo impero extra-europeo
della Francia che, dai tempi di Luigi XIV, si era via via cospicuamente ingrandito. Canada e India divennero allora zona di espansione inglese; la Francia salv≥ la Luisiana e qualche emporio indiano. LÆInghilterra, che giα si era assicurata posizioni di
privilegio nel commercio tra la Spagna e lÆAmerica Latina, si espanse su tutta la costa americana dalla Florida allo Stretto di Hudson.\par
Il primato dellÆEuropa nel mondo appariva saldamente stabilito ed essa premeva ormai anche sulla Cina e sul Giapp
